A Cerveteri "Azzardopoli: numeri, storie e giro d’affari criminali della terza impresa italiana”
30/01/2014 di RedazioneLibera, Associazioni, Nomi e numeri contro le mafie, organizza a Cerveteri il 6 febbraio presso la Sala Ruspoli, alle ore 17,00 il 2° Seminario pubblico di formazione "Azzardopoli: numeri, storie e giro d'affari criminali della terza impresa italiana". L'Italia è un Paese dove si spendono circa 1.450 euro pro capite (neonati compresi) e 1.890 (solo maggiorenni) per tentare la fortuna che possa cambiare la vita tra videopoker, slot machine, Gratta e vinci, sale Bingo. In Italia si stimano 800mila persone dipendenti da gioco d'azzardo e quasi due milioni di giocatori a rischio. Un fatturato legale valutato in 79.9 miliardi di euro nel2011, acui si devono aggiungere, mantenendoci prudenti, i dieci miliardi di quello illegale. E in agguato i dati del 2012 che circoscrivono la raccolta a una cifra impressionante: circa 103 miliardi di euro, tra guadagni legali (88) e illegali (15), con un dato di crescita del 10%. Il gioco d'azzardo è la "terza impresa» italiana (ma ha messo la freccia del sorpasso per diventare la seconda), l'unica con un bilancio sempre in attivo e che non risente della crisi che colpisce il nostro paese. Un'impresa che conta su ben 6.181 punti e agenzie autorizzate sul territorio secondo l'anagrafe di inizio ottobre 2012. Per la cronaca l'Italia con queste cifre occupa il primo posto in Europa e il terzo posto tra i paesi che giocano di più al mondo. Ma dalle proiezioni dei primi dieci mesi del 2012 l'Italia potrebbe andare in pole position, con il contributo del comparto illegale, scavalcando Stati Uniti e Giappone Benvenuti ad Azzardopoli, il paese del gioco d'azzardo, dove, quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano a giocare: ben 49 clan che gestiscono i « giochi delle mafie» e fanno saltare il banco. Una percentuale importante sull'universo dei 55 clan mafiosi censiti nelle relazioni Antimafia riguardanti l'usura. E l'usura viene definita da Libera «il Bot delle mafie». Dopo il seminario tenuto sui beni confiscati a Ladispoli, continua l'attività formativa dell'associazione Libera che questa volta a Cerveteri affronta il tema del gioco d'azzardo. All'incontro partecipano: Lucia Lepore, animatrice del gruppo che a Ladispoli e Cerveteri sta lavorando per costituire il presidio di Libera; Daniele Poto, autore del libro " Azzardopoli"; Ferdinando Secchi coordinatore dei presidi di Libera nel Lazio, operatori e associazioni del territorio impegnati sul tema.