Pre-loader

Tavolo Asilo: Centri per il rimpatrio luoghi di detenzione e negazione dei diritti da chiudere subito

Illustrati dal Tavolo Asilo e Immigrazione nel corso di una conferenza stampa gli esiti delle ispezioni effettuate lo scorso 15 aprile in contemporanea negli 8 Centri per il rimpatrio italiani. I sopralluoghi, ai quali hanno preso parte delegazioni di associazioni del Tai e parlamentari di alcuni partiti di opposizione, hanno confermato che i “Cpr sono luoghi di vera e propria detenzione”, in cui le persone vengono detenute senza aver commesso alcun reato e con l’unico scopo, di fatto irrealizzabile, di essere rimpatriate. In questi centri i diritti sono negati, i servizi scadenti, l’informazione del tutto insufficiente, le possibilità di tutela legale molto ridotte, l’uso di psicofarmaci sistematico; luoghi dove è palpabile il disagio psicofisico, che genera forme di depressione e atti di autolesionismo, come pure  frequenti tentativi di suicidio (ben 40, purtroppo, quelli riusciti da quando i Cpr sono entrati in funzione). Ai migranti trattenuti nei Cpr, insomma, non vengono garantiti neanche i diritti previsti per i detenuti nelle carceri italiane.
Le ispezioni del 15 aprile e la conferenza stampa  che ne è seguita sono i primi atti di una ampia campagna finalizzata alla chiusura di questi Centri: un’esperienza negativa da tutti i punti di vista, compresa la finalità stessa della loro esistenza, assolutamente fallimentare a fronte del ridotto numero di rimpatri annualmente effettuati.

Allegati:
Il Comunicato relativo alla Conferenza stampa
Il Dossier con gli esiti delle ispezioni negli 8 CPR

Tavolo Asilo: Centri per il rimpatrio luoghi di detenzione e negazione dei diritti da chiudere subito

La casa dei diritti è anche casa tua

sostienici Diventa Volontario!