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Tutti a scuola

Tutti a scuola

 

Area di intervento: Educazione interculturale e contrasto alla povertà educativa.

Periodo: Gennaio 2019 – in corso

Territorio d’intervento: Città di Roma, Castelli romani e litorale, Latina e provincia, Sud Pontino.

Finanziatore: Impresa Sociale Con I Bambini, soggetto attuatore del “Fondo per il contrasto della Povertà educativa minorile”.

Partner: CSV Lazio (in qualità di capofila). A Roma: Arvad, Avaz, Besa, CPIA 3 Roma, Eurinnet, Forumambientalista, IISS Giorgio Ambrosoli, Il Grande Cocomero, ISS via Sarandi, La Maison, Le Ali di Icaro, MPA, Pro Juventute ArpjTetto, Raggio di Sole – Aiutiamo l’autismo, Scuola Ucraina Prestigio a Roma. A Latina: Acli Provinciali di Latina, Aifo Latina, Auser Latina, Circolo Arcobaleno Pontino Legambiente, Comune di Latina, Comune di Pontinia, Confraternita delle Stimmate di Cisterna, Fantasticart, Iacs, IC Alfonso Volpi, IC Giuseppe Giuliano, IC L. Caetani, IC Plinio Il Vecchio, IC Torquato Tasso, ISISS Pacifici e De Magistris, ITC Vittorio Veneto – Salvemini, La Rete, LS A. Manzoni, MusicAmo, PerCorsi, Planet School, Progetto 2000. Nel Sud Pontino: Airone, Cantieri Sociali, Comune di Minturno, Comune di Spigno Saturnia, IC P. Mattei, IPSEOA Angelo Celletti, LiberAutismo, Mary Poppins, Spazio Incontro, Terra Prena Lazio. Ai Castelli romani e lungo il litorale: Andos, Asl Roma 6, Con_Tatto, CPIA 7 Pomezia, IISS Sandro Pertini, Insieme nella Diversità, LS Giovanni Vailati, Percorsi per l’Auto Mutuo Aiuto, Raggi di Sole, Vedere Altrimenti.

Destinatari (totali del progetto): 8.900 adolescenti a rischio di dispersione o di abbandono scolastico o già esclusi dal sistema di istruzione e 600 nuclei familiari socialmente svantaggiati

Descrizione progetto

Contesto: La povertà educativa è una condizione molto diffusa, che colpisce specialmente le fasce più fragili della popolazione. L’esclusione sociale e la povertà educativa, due condizioni strettamente connesse, si configurano spesso come spirali difficili da interrompere, alimentate in molti casi dalla carenza di servizi educativi territoriali e spazi di aggregazione, dalla difficoltà di accesso ad essi per le fasce più deboli della popolazione giovanile, in particolare per i minori stranieri, dalla debolezza della comunità educante territoriale. I territori d’intervento, pur presentando caratteristiche differenti e particolari, hanno richiamato l’attenzione sulla carenza di spazi aggregativi e offerte culturali, così come reti territoriali.

Obiettivi: incidere sulla povertà educativa grazie all’alleanza tra tutti i soggetti della comunità educante: scuole, istituzioni locali, Terzo Settore, genitori, adolescenti. Il progetto punta all’accrescimento dell’educazione alle relazioni e all’affettività in età scolare, al rafforzamento delle competenze e capacità genitoriali, al potenziamento della comunità educante e all’ampliamento delle reti tra gli attori dei sistemi educativi, all’utilizzo di spazi del territorio quali luoghi di relazioni per gli adolescenti.

Attività:

1) Attivazione di “Spazi aperti” all’interno delle scuole, snodi della rete e punti di riferimento per l’intera comunità educante, dove svolgere attività culturali ed educative progettuali, per la riappropriazione della scuola e degli spazi comuni.

2) Attività dirette agli adolescenti: offerta culturale, formativa e sociale all’interno degli spazi aperti; informazione sulle opportunità presenti nel contesto e occasioni formative anche dirette allo sviluppo di capacità di autogestione di spazi e di percorsi di sviluppo.

3) Sostegno alla genitorialità e coinvolgimento delle famiglie. Dopo una prima fase di contatto con le famiglie, realizzato attraverso gli istituti scolastici e i contesti sociali frequentati dagli adulti, si realizzano attività e laboratori volti alla costruzione di rapporti di fiducia e alla responsabilizzazione rispetto ai ruoli di cura.

4) Coinvolgimento e allargamento della comunità educante. Con la partecipazione delle varie realtà sociali e culturali locali (scuole, comitati di quartiere, parrocchie, associazioni locali ecc.) e la condivisione degli “Spazi aperti”, si avvia un processo di costruzione di gruppi di azione locale che vedono il coinvolgimento dei minori e delle famiglie in attività civiche e momenti di riflessione partecipata.

5) Attività di partecipazione istituzionale: laboratori di quartiere che siano occasioni di incontro tra cittadinanza, gruppi e rappresentanti delle istituzioni locali, per rendere il contrasto alla povertà educativa un impegno stabile dell’intera comunità educante.

6) Attività di formazione per gli adulti protagonisti della comunità educante: incontri, scambi, occasioni formative dedicati a operatori, volontari, insegnanti ed educatori e aperte alla partecipazione pubblica.

 

FOCUS-Casa dei Diritti Sociali partecipa al progetto realizzando dei laboratori di educazione alla cittadinanza attiva e avvicinamento al volontariato, rivolti a giovani tra gli 11 e i 17 anni.

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