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Arrivati 300 profughi afghani a Roma grazie ai corridoi umanitari

Sono arrivati a Roma, con due voli da Teheran e uno, il più consistente, da Islamabad, 300 profughi afghani che erano rifugiati dallo scorso agosto in Pakistan e in Iran a causa della repressione del governo talebano. Tra loro c’erano anche 60 atlete della disciolta nazionale afgana di ciclismo, attivisti di diritti umani ed un bimbo nato da soli 20 giorni.

Il loro ingresso in Italia è stato reso possibile grazie al protocollo di intesa con lo Stato italiano, firmato il 4 novembre 2021 da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Tavola Valdese, Arci, Caritas italiana, Iom, Inmp e Unhcr. L’accordo prevede l’attivazione di corridoi umanitari per un totale di 1200 profughi afghani che necessitano protezione internazionale.

I rifugiati del primo corridoio umanitario, per lo più appartenenti alla minoranza Hazara, saranno accolti in diverse regioni sia del Nord che del Sud grazie all’impegno di tanti cittadini italiani che hanno messo a disposizione le loro case, istituti religiosi, parrocchie e diverse organizzazioni, tra cui Caritas italiana e Sant’Egidio.

Dopo i corridoi umanitari di luglio, ripresi dopo uno stop di un anno e mezzo a causa del Covid-19, è previsto l’arrivo in Italia di altri 900 profughi nei prossimi mesi sulla base del protocollo con il governo.

Arrivati 300 profughi afghani a Roma grazie ai corridoi umanitari

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