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Osservatorio romano sulle migrazioni: stranieri per la prima volta in calo ma a Roma si conferma il primato delle presenze

Presentata nei giorni scorsi a Roma, nell’aula magna dell’Istituto Galileo Galilei, la diciottesima edizione dell’Osservatorio sulle migrazioni a Roma e nel Lazio. Realizzato da IDOS e Istituto S. Pio V, il rapporto fa il punto sulla situazione e le tendenze della presenza di cittadini stranieri nella provincia e nella regione. Il quadro statistico complessivo che emerge dall’analisi mostra una situazione tendenzialmente stabile, con indicatori di presenza sul territorio – ma anche nel mercato del lavoro o nella scuola – in ripresa rispetto alla fase pandemica, ma perlopiù inferiori ai livelli del 2019. Nel 2021 infatti, come si legge nel rapporto, per la prima volta da quando l’Italia è un Paese di immigrazione il numero degli stranieri residenti nel Lazio è calato (-2,7%,), attestandosi a 618.142 persone. Una  diminuzione dovuta  non solo al cambiamento di metodologia del Censimento, ma soprattutto alla riduzione del saldo naturale (differenza tra nati e morti) e del saldo migratorio (differenza tra stranieri in entrata e in uscita dal territorio nazionale).

Nonostante questo il Lazio e la Città metropolitana di Roma si confermano tra le aree a più alta presenza di immigrati in Italia, collocandosi al secondo posto tra le regioni e al primo tra le province; nello stesso tempo  cresce anche il protagonismo degli altri territori regionali, sempre più interessati da un’immigrazione stabile e a carattere familiare.

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Osservatorio romano sulle migrazioni: stranieri per la prima volta in calo ma a Roma si conferma il primato delle presenze

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