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Violenze contro gli stranieri in Giappone: aderiamo tutti all’appello e inviamo una mail di protesta al Governo giapponese

Imprigionati senza motivo nei centri per l’immigrazione e sottoposti a violenze inaccettabili e a trattamenti disumani. Picchiati, torturati e lasciati morire di malattie e addirittura di fame. Questo è il destino – documentato dalle telecamere di sorveglianza dei centri di detenzione e portato all’attenzione della comunità internazionale dal documentario del regista Ko Chanyu proiettato lo scorso 1°Aprile – degli stranieri che richiedono asilo in Giappone.

E, come se non bastasse, oggi il governo giapponese sta discutendo una nuova legge sull’immigrazione, ulteriormente peggiorativa. Ufficialmente, la proposta di legge sarebbe stata pensata per evitare lunghi tempi di detenzione, ma di fatto ha solo l’obiettivo di rendere più facile la deportazione.

Per questo motivo Casa dei Diritti Sociali chiede a tutti di aderire all’appello “We Are Human!” e di inviare una e-mail di protesta al Governo e al ministero della Giustizia giapponese per chiedere il rispetto dei diritti degli stranieri e delle convenzioni internazionali in materia di rifugiati.

 

Di seguito le indicazioni per inviare l’e-mail al Governo giapponese e una proposta di testo.

 

 

PER INVIARE UNA MAIL DI PROTESTA AL GOVERNO GIAPPONESE IN TEMA DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI:

1) Aprire il link dell’Ufficio Immigrazione: https://www.isa.go.jp/opinion/en/

Nella pagina che si apre, inserire nel primo spazio:  Japan
– Inserire età e genere della/o scrivente
– Evidenziare il primo pallino “To get information on government policies or living in Japan”
– Quindi inserire nell’apposito spazio questo testo:

“I am from Italy, and I am a member of Voluntary Association.   I strongly disagree with the draft revision to the immigration law.   It is a clear violation of human rights and of the convention relating to the status of refugees.  Considering that in Japan the number of recognized refugees is far below the international standard,  among those who will be deported with the new law, there will be many people whose life will be endangered in their country of origin.

Also, I saw the images of violence in the Japanese detention centers for immigrants, that are not supposed to happen in a G7 country.  Be aware that there is an international interest about the matter that is monitoring the situation”.

 

-Poi spedire.

 

Nella pagina che si apre, inserire nella prima casella questo testo:  入管法改悪反対 ・外国籍住民や難民への制度的差別に反対です ・これは人権侵害です
(Sono contrario/a al peggioramento della legge sull’immigrazione – Sono contrario/a alla discriminazione contro cittadini stranieri e rifugiati – Questa è una violazione dei diritti umani).
– Nello spazio successivo inserire il medesimo testo in inglese sopra riportato.
– Non compilare nulla delle caselle sottostanti.
– Infine cliccare sulla prima casellina a sinistra per inviare.

 

 

 

Ecco il testo dell’Appello:

 

 

Appello contro le violazioni dei diritti umani degli stranieri residenti in Giappone e richiesta di partecipazione alla proiezione del documentario

“We Are Human!”

 

In Giappone, solo lo 0,7% delle richieste di asilo vengono accolte. I richiedenti asilo possono essere detenuti nei centri per l’immigrazione per lunghi periodi o essere rilasciati provvisoriamente, senza però poter lavorare e con il rischio di essere incarcerati in qualunque momento, senza motivo. Vi sono anche minori nati o cresciuti in Giappone, che sono in stato di libertà provvisoria. Una volta raggiunta la maggiore età possono essere detenuti e gli viene negato il diritto di lavorare, anche dopo il completamento del ciclo di studi. Per fare un esempio, in Giappone vi sono numerosi curdi che scappano dalla Turchia, ma fino ad ora solo uno di loro ha ricevuto lo status di rifugiato, gli altri sono in centri di detenzioni o in libertà provvisoria.

 

Gli stranieri con permesso di soggiorno scaduto, posso essere detenuti in qualunque momento. Nei centri di detenzione per stranieri, sono state registrate numerose violazioni dei diritti umani, tra cui violenze fisiche e psicologiche, negazione di cure mediche e persone lasciate morire di fame. Tra il 1997 e il 2020 sono morte 23 persone durante la detenzione o gli spostamenti.

 

Nonostante la situazione sia già terribile, il governo giapponese sta discutendo una nuova legge sull’immigrazione che andrebbe a creare un peggioramento. Ufficialmente, la proposta di legge sarebbe stata pensata per evitare lunghi tempi di detenzione, ma di fatto renderebbe solo più facile la deportazione. Ad oggi, l’unico modo che il 99,3% dei richiedenti asilo ha per non essere deportato è continuare a fare domanda. Con la nuova legge, dopo la seconda richiesta di asilo rifiutata, si potrà essere deportati in qualunque momento. Opporsi costituirebbe reato penale. La proposta di legge è stata approvata dal Gabinetto del Giappone e sta per essere discussa in parlamento.

 

Per questo, ora più che mai, è importante far conoscere queste violazioni dei diritti umani a livello internazionale ed esprimere il proprio dissenso verso il governo giapponese. Il Giappone, purtroppo, ha sempre avuto politiche discriminatorie verso i coreani trasferitisi in Giappone durante il colonialismo e verso i loro discendenti, che spesso faticano ad ottenere la cittadinanza giapponese anche dopo 3 o 4 generazioni. Inoltre, anche il programma di formazione tecnica per stranieri è stato a più riprese accusato di traffico di esseri umani e violazione dei diritti basilari. Dunque, è un problema estremamente esteso.

 

Il primo aprile 2023 dalle 13 alle 15 ore italiane, si terrà una proiezione online gratuita del film documentario “We Are Human!”, del regista Ko Chanyu. In questo documentario, sono contenute le strazianti interviste delle vittime e le immagini delle telecamere di sorveglianza dei centri di detenzione, che documentano la violenza subita da alcuni stranieri. La proiezione sarà preceduta da una breve spiegazione della storia e dei dati relativi ai fatti raccontati nel documentario. In seguito alla proiezione, vi spiegheremo come spedire delle e-mail di protesta al Ministero della Giustizia e all’Ufficio dell’ Immigrazione giapponesi. L’evento sarà in inglese, il documentario avrà audio giapponese e sottotitoli in inglese.

Da questo link potete vedere il trailer del film

https://www.youtube.com/watch?v=NrtvZZ8ygpU&t=7s&ab_channel=%E9%AB%98%E8%B3%9B%E4%BE%91

 

Inoltre, il regista Ko Chanyu sta attualmente promuovendo proiezioni gratuite del documentario all’estero. Se siete interessati a organizzare una proiezione presso la vostra associazione, scuola, università, circolo di attivisti, etc. scrivete una e-mail a bridgeprojectjapan@gmail.com

 

Partecipate numerosi alla nostra proiezione gratuita online. Basta registrarsi alla pagina sottostante e riceverete il link Zoom per accedere all’evento.

https://www.eventbrite.com/e/virtual-screeningwe-are-human-discrimination-against-foreigners-in-japan-tickets-587804528167

 

 

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