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Prodotti Difettosi

Può capitare che un bene acquistato si dimostri poi non conforme a quanto promesso dal venditore, o per meglio intendere risulti difettoso. In tal caso il consumatore ha diverse modalità attraverso cui può far valere i suoi diritti nei confronti del venditore. Il codice del Consumo sotto tale profilo individua i rimedi possibili e le tutele previste. Infatti, in caso di difetto di conformità, il consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformità del bene mediante riparazione o sostituzione, a norma dei commi 3, 4, 5 e 6 dell’art. 130 del cod. del consumo, ovvero ad una riduzione adeguata del prezzo o, nell’ipotesi peggiore alla riculuzione del contratto, conformemente ai commi 7, 8 e 9 del medesimo art. 130.

Andando per gradi, qualora la mancanza di conformità risulti di modesta entità o comunque ripristinabile senza costi eccessivi, il consumatore può chiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il bene o di sostituirlo, ovviamente senza spese in entrambi i casi.

Qualora uno tra i rimedi a scelta del consumatore (riparazione o sostituzione) risulti eccessivamente oneroso per il venditore oppure sia impossibile provvedere in tal senso, allora la scelta diventa obbligata verso quella più economica purchè risolva il problema denunciato.

La riparazione secondo quanto previsto dal codice del consumo deve avvenire in tempi congrui, tempi che pertanto non possono dilatarsi oltre un certo limite di volta in volta da ricavarsi secondo il caso e òla tipologia del bene.

La pandemia anche sotto tale profilo ha decisamente allungato i tempi di riparazione e restituzione dei beni, ed in generale né risulta compromessa la stessa comunicazione con il venditore in parte per la chiusura forzata dei negozi ed in parte perchè molti degli acquisti attuali si svolge online, con ulteriori e diverse problematiche che possono innescarsi.

Ogni bene acquistato da un consumatore (quindi non da ditte, da professionisti o per scopi legati lla propria professione) ha una garanzia di due anni che inizia a decorrere dalla consegna del bene. È necessario comunque conservare prova dell’acquisto ai fini del calcolo della garanzia. Il difetto di conformità, a sua volta, all’interno di questo spazio temporale di due anni deve essere denunciato dal consumatore entro il termine di due

mesi dalla data in cui è stato scoperto. La denuncia non è necessaria se il venditore ne ha riconosciuto l’esistenza o lo ha occultato.

Qualora la riparazione o sostituzione del bene sia troppo onerosa il consumatore può chiedere la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto, sempre che il vizio riscontrato non sia di modesta entità, in questo caso non può chiedersi la risoluzione.

Video 1: Prodotti Difettosi

Video 2: La Parola all’Avvocato: Prodotti Difettosi

 

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